2008 - Simone Antonini
Classifica Generale
1° Simone Antonini (Stabbia IperfinishPratese Grassi) Km.129 in 3h18’52” media 38,921
2° Davide Gani (Team Danieli)
3° Stefan Mair (Recheis Scott)
4° Antonio Viola Ari&Co)
5° Federico Rizza (Otelli Zani)
6° Enzo Sorrentino (Arianna Rimor)
7° Daniele Aldegheri (Assali Steffen)
8° Michele Piccoli (Ausonia Pescantina)
9° Alberto Petitto (Italia Nuova Bo)
10° Alex Damian (Solvepi Bonaldo)
Quella di oggi era l’edizione del ventennale per l’internazionale di Solighetto, il capolavoro riservato agli juniores costruito negli anni da un manipolo di insostituibili appassionati delle due ruote che fanno capo ad Ettore Floriani, Antonio Dal Col, Emilio Mazzero, Claudio Busetti e Guido Bernardi, non a caso diventati gli “Amici di Solighetto” sostenuti dagli altrettanto appassionati Guido Dorigo, imprenditore delle porte in legno, e da Bruno Ferracin, ex giovanissimo nocchiere (erano gli anni ‘80) della S.C. Solighetto 1919.
La favola dell’internazionale è iniziata nel 1989 per ricordare Cristiano Floriani, ragazzo prematuramente scomparso (strappato alla vita da un incidente stradale) il quale praticava il ciclismo con apprezzabili risultati difendendo proprio i colori della ultracentenaria S.C. Solighetto, lo storico club fondato il primo gennaio 1902 che cura la regia della classica per juniores, banco di prova per ragazzi che sognano di avere un grande
futuro in bici. L’anno scorso a piazzare la botta vincente sul viale di via Brandolini, a Solighetto, fu il russo Kiril Sinitsyn, ma ieri l’ex campione italiano allievi 2007, il toscano Simone Antonini, ha regolato i conti aggiudicandosi il 20° Trofeo Guido Dorigo, M.O. Cristiano Floriani, M.O. Mazzero Ferramenta sotto lo sguardo attento del commissario tecnico Rino De Candido.
Il diciassettenne corridore stabbiese che ha per modello Damiano Cunego, con uno spunto da grande fnisseur ha preceduto il goriziano Davide Gani (Team Danieli) e l’austriaco Stefan Mair (Recheis Scott Latella). Quella messa a punto dalla S.C. Solighetto 1919 è stata una corsa davvero spettacolare e ricca di
spunti tecnici. Innumerevoli e continui i tentativi d’attacco operati dalle varie punte delle 47 squadre iscritte (composte da quattro atleti ciascuna).
Ad animare la corsa è stata subito la coppia formata dal trevigiano Mattia Benincà (Cieffe Forni Industriali Vittorio Veneto) e dal vicentino Christian Grazian (Saros Sandrigo Sport), che ha distanziato di 30” un gruppetto di 15 concorrenti e di 1’20” il resto del gruppo.L’iniziativa è fallita quando sono cominciati i temibilissimi gran premi della montagna di Cà del Poggio e Colvendrame; da quel momento in poi è stato un continuo susseguirsi di fughe e contro fughe, nelle quali si è messo in bella mostra l’austriaco Stefan Mair, costantemente presente negli allunghi e al quale è stato assegnato il “Premio della Combattività”.
Le diffcoltose e “spezza gambe” ascese, ripetute per ben tre volte, hanno creato una netta selezione (dei 193 partenti solo in 80 hanno concluso regolarmente la corsa). L’importanza della posta in palio ha impedi
to anche all’ultimo passaggio sul Colvendrame azioni anticipate; l’empolese, espressione della premiata scuola di ciclismo cresciuta a Stabbia, ha interpretato un fnale da manuale centrando da fuoriclasse il primo successo stagionale dopo alcuni bei piazzamenti ottenuti in alcune prove del Bracciale del Cronomen.
Ottimo quarto il campione lucano della G.S. Ari& Co, Antonio Viola, due volte campione italiano esordienti (2003 - S. Croce sull’Arno- Pisa e 2004 - Osio Sotto - Bergamo).